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In questa tastiera a 5 ottave sensibile a velocity e aftertouch, il Sequential Prophet 10 incarna tutte e tre le revisioni del leggendario synth (Rev1, 2 e 3) in una struttura di sintesi bi-trimbrica con 10 voci di polifonia (2 layer x 5 voci). 2 VCO CEM 3340 per voce, filtri analogici Curtis (CEM 3320) e passa-basso SSI 2140 progettati da Dave Rossum.
Polifonia e bitimbricità del Prophet 10
Il Sequential Prophet 10 è bitimbrico: può riprodurre contemporaneamente due suoni da 5 voci ciascuno in due modalità differenti. Nella modalità Split la tastiera viene suddivisa in due e alle ottave basse dedicheremo un suono e a quelle alte un altro. In quella Stacked, invece, il Prophet 10 sarà in grado di riprodurre due suoni contemporaneamente per tutta la lunghezza della tastiera; anche in questa modalità le voci a disposizione per Program diventano 5.
Gli oscillatori del Prophet 10 Rev 4 sono la fonte del suono caldo, profondo e potente che genera questo sintetizzatore. Non si tratta di banali oscillatori analogici. I 2 VCO del Prophet 10 rev 4 sono stati progettati e costruiti con lo stesso chip usato nei Prophet vintage: il CEM 3340. Fu solo nel 2016, a 9 anni di distanza dalla prematura scomparsa del creatore Doug Curtis che l’azienda da lui fondata decise di riprodurre questo chip. I due oscillatori chiamati A e B possono generare onde saw, e pulse a larghezza variabile. Nell’oscillatore B troviamo in aggiunta anche un’onda triangolare. Una delle peculiarità che ha reso famoso questo synth sta nel fatto che ogni oscillatore può suonare simultaneamente più forme d’onda, il che si traduce in un suono identificativo unico, corposo e ricco. Nella sezione dell’oscillatore B vi è uno switch chiamato LOW FREQ: una volta attivato sarà in grado di riprodurre frequenze molto basse, quindi utilizzabile come LFO. Con l’apposito potenziometro DETUNE è possibile variare di circa un semitono l’intonazione dell’oscillatore B nei confronti dell’oscillatore A. Come nelle versioni precedenti, anche in questa rev 4 non poteva mancare la possibilità di sincronizzare l’oscillatore A all’oscillatore B per creare suoni complessi e ricchi di armonici. Quando attiviamo la funzione Unison, il Prophet 10 si comporta come un monofonico: suona una sola nota alla volta. Usala per creare bassi e lead corposi, imponenti, destinando tutte le 10 voci a una singola nota: 20 oscillatori per tasto! Tenendo premuto il pulsante Unison attiverai la funzione Chord Memory per memorizzare gli intervalli tra una nota e l’altra di un accordo, quindi trasporli e riproporli a partire dalla nota (fondamentale) che suonerai sulla tastiera.
Il chip SSM 2040 impiegato per i filtri del Prophet 10 rev 1 e del rev 2 fu molto apprezzato; tuttavia, non risultava particolarmente stabile e funzionale. Il chip della terza versione, il CEM 3320, oltre all’impronta sonora identificativa diede un contributo fondamentale alla stabilità e all’affidabilità dello strumento. Le caratteristiche di questi due chip erano simili: entrambi davano vita a un filtro passa basso risonante a 4 poli, ma con risultati sonori differenti. Nel progettare questa quarta revisione del Prophet, il team della Sequential ha pensato bene di integrare nello strumento tutti e due i filtri. Con il tasto Rev posto al fianco del potenziometro Cut-off potremo liberamente decidere quando selezionare il filtro del Rev 1/2 o il filtro del Rev 3. La differenza tra i due filtri non è per nulla sottile, in quanto entrano in gioco variabili come, ad esempio, i diversi tempi di risposta all’inviluppo. L’integrato con il quale è costruito il filtro che ci ripropone la revisione 3 è lo stesso componente progettato da Doug Curtis nel 1979. Il chip SSM 2040 della revisione 1 e 2 è stato invece sostituito con la sua moderna controparte SSI 2140 progettato da Dave Rossum.
Oltre a reperire i componenti hardware originali impiegati nella versione vintage del Prophet 5, Sequential ha fatto ricerche approfondite per appurare ciò che rendeva il suono così unico. Si è così scoperto che gran parte di queste caratteristiche erano dovute alle lievi fluttuazioni e differenze nei tempi di risposta da voce a voce e non solo nelle frequenze dei singoli VCO ma anche nei filtri, negli inviluppi e sugli amplificatori. Per riprodurre tutto ciò in questa nuova Rev 4 del Prophet-10, la Sequential ha aggiunto la manopola Vintage. Usala per passare in modo continuo dalla revisione 1, il Prophet più raro e capriccioso di tutti, fino alla revisione 4: ovvero la versione più stabile e precisa in assoluto.
Oltre al tono inconfondibile dei suoi oscillatori e filtri, gran parte del suono classico del Prophet 10 è dato dal risultato delle connessioni che ci consente di ottenere la sezione Poly Mod. Fedeli all'originale, le fonti di modulazione sono l’inviluppo del filtro e l’oscillatore B. Le destinazioni includono frequenza dell'oscillatore A, larghezza dell'impulso dell'oscillatore A e il cut-off del filtro. Si chiama Poly-Mod (modulazione polifonica) perché il Prophet può riprodurre fino a cinque voci, questo significa che ogni voce dovrà applicare la modulazione programmata alla destinazione selezionata. Ad esempio, se impostiamo l’oscillatore B sulla modalità LO FREQ avremo appena creato 5 LFO: uno per voce. A questo punto attiviamo il tracking della tastiera e ognuno di questi LFO modulerà la destinazione con una velocità di frequenza differente da nota a nota. La gamma di suoni possibili sfida la sua semplicità. Un’altra modalità gradita e famosa nel Prophet 10 è quella Unison, che ora presenta il numero di voci configurabile da una a dieci con detuning variabile e memoria degli accordi.
Sebbene la missione di Sequential fosse quella di rendere il nuovo Prophet 10 il più accurato, autorevole e fedele possibile all'originale, tuttavia non hanno saputo resistere all'aggiunta di un paio di miglioramenti moderni utili ad aumentare l'espressività: sensibilità alla velocity e all’aftertouch. Questi consentono al nuovo Prophet 10 di fare cose che l'originale non avrebbe mai potuto: filter sweep, mod LFO e cambi di volume a portata di dita, senza toglierle dalla tastiera.
La plancia di questo sintetizzatore a tastiera ci presenta un potenziometro per ogni funzione consentendoci così un accesso immediato a tutti i controlli di modellazione del suono. Con il tasto PRESET possiamo entrare in LIVE PANEL MODE: il suono del tuo Sequential Prophet 10 passerà automaticamente ai valori corrispondenti alle impostazioni fisiche dei potenziometri e dei pulsanti che vedi sulla plancia. Quello che vedi è esattamente quello che senti. Sono inclusi 200 programmi di fabbrica permanenti e 200 programmi utente riscrivibili, che includono anche il set da 40 preset originali del 1978. Suoni che hanno fatto la storia, impiegati in tantissime registrazioni e colonne sonore di film dell'epoca fino ai giorni nostri.
Tutta questa potenza analogica è ospitata in un robusto chassis con tastiera Fatar a cinque ottave (61 tasti full-size) semi-pesata, ingressi e uscite MIDI su DIN e via USB, Gate e CV. Poiché ogni Prophet 10 viene costruito con legni selezionati a mano, l’immagine e il colore possono variare da pezzo a pezzo, rendendo così ogni strumento unico, irripetibile.
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